Nato nel III secolo in Calabria, si recò a Napoli e lì venne imprigionato e condannato a essere sbranato dalle belve, che però si fermarono davanti a lui.Fu così decapitato e due fedeli raccolsero un po’ del suo sangue in memoria.
Le sue spoglie furono spostate più volte e se ne persero le tracce fino a quando,nel 1337, il vescovo di Napoli istituì una cerimonia in suo onore.
Il suo sangue si dice conservato in due ampolle nel duomo di Napoli e una o due volte all’anno, quando viene portato in chiesa,si liquefa.
La prima liquefazione del suo sangue avvenne nel 1389.Lo si festeggia il 19 settembre e molti campani portano il suo nome.
La processione che si svolge ogni anno ricorda quella del 1906, che i fedeli ritengono sia servita a fermare la lava del Vesuvio.
È un santo venerato anche fuori dalla Campania, tanto che dal 1926 anche a Little Italy a New York si celebra la festa di san Gennaro,che dura undici giorni e richiama 3 milioni di persone.
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