Simbolo universale della pace, la colomba è sempre stata erroneamente ritenuta un animale mite e timoroso, che incarnava virtù positive.
Nella Grecia antica le colombe erano uccelli sacri a Venere e venivano allevati nei suoi santuari.
Nelle rappresentazioni antiche,delle colombe trascinavano spesso il carro di Venere.
Anche per i Romani aveva le stesse qualità, ma essi ne mangiavano la carne e le uova, perché pensavano che fossero cibi che influenzavano l’amore.
Nel Rinascimento rimane sempre l’uccello sacro a Venere, anche perché si credeva che il suo periodo degli amori durasse tutto l’anno e che il maschio baciasse la femmina prima di accoppiarsi.
Due colombi che tubano alludono agli abbracci degli amanti nelle pitture del Rinascimento e del Barocco.
A questo si deve anche la sua immagine legata alla lussuria e alla voluttà.
Nella Bibbia essa è un animale positivo:
porta a Noè il rametto di ulivo dopo il diluvio universale e nei mosaici della basilica di San Marco a Venezia, Noè guarda alla colomba in quanto messaggera del volere di Dio;
È l’immagine dello Spirito Santo e si trova spesso nelle scene del Battesimo di Cristo;
è il simbolo di Maria e quindi si trova anche nelle pitture della Immacolata Concezione.
Nelle chiese la colomba rappresenta sempre lo Spirito Santo, sia che venga rappresentata in un affresco, in un quadro o sulle vesti del sacerdote.
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