agosto 2004

Simbolo universale della pace, la colomba è sempre stata erroneamente ritenuta un animale mite e timoroso, che incarnava virtù positive.

Nella Grecia antica le colombe erano uccelli sacri a Venere e venivano allevati nei suoi santuari.

Nelle rappresentazioni antiche,delle colombe trascinavano spesso il carro di Venere.

Anche per i Romani aveva le stesse qualità, ma essi ne mangiavano la carne e le uova, perché pensavano che fossero cibi che influenzavano l’amore.

Nel Rinascimento rimane sempre l’uccello sacro a Venere, anche perché si credeva che il suo periodo degli amori durasse tutto l’anno e che il maschio baciasse la femmina prima di accoppiarsi.

Due colombi che tubano alludono agli abbracci degli amanti nelle pitture del Rinascimento e del Barocco.

A questo si deve anche la sua immagine legata alla lussuria e alla voluttà.

Nella Bibbia essa è un animale positivo:

porta a Noè il rametto di ulivo dopo il diluvio universale e nei mosaici della basilica di San Marco a Venezia, Noè guarda alla colomba in quanto messaggera del volere di Dio;

È l’immagine dello Spirito Santo e si trova spesso nelle scene del Battesimo di Cristo;

è il simbolo di Maria e quindi si trova anche nelle pitture della Immacolata Concezione.

Nelle chiese la colomba rappresenta sempre lo Spirito Santo, sia che venga rappresentata in un affresco, in un quadro o sulle vesti del sacerdote.


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